LA MISSION DI GAIA È TRATTARE RIFIUTI TUTELANDO IL TERRITORIO ASTIGIANO

L’azienda (soci 115 Comuni astigiani e Iren Ambiente) è disponibile a valutare accordi per risolvere il problema rifiuti su vasta area, sostenuti da consolidata programmazione e corretta gestione.

Apprendiamo in data odierna dagli articoli di stampa (in particolare su La Stampa ed. Alessandria “Fine blocco, Asti accetta i rifiuti di ARAL”) che GAIA avrebbe accettato di smaltire le circa 3.500 t di frazione organica stabilizzata stoccate nell’impianto ARAL di Castelceriolo.

Ci preme chiarire alcuni aspetti.

Nel corso del mese di luglio si sono verificate alcune emergenze sullo smaltimento dei rifiuti urbani a livello Regionale che si sono accavallate a quelle in ambito extra-regionale. Con lo stop dell’impianto di trattamento alessandrino GAIA ha cercato di dare un aiuto all’azienda SRT (dell’area Novi-Tortona) trattando una parte del rifiuto urbano prodotto in tale area ed aumentando i conferimenti da AMIU Genova, che già avvenivano in concomitanza con quelli agli impianti alessandrini.

Nel mese di agosto poi GAIA si è fatta carico di ritirare parte dei rifiuti provenienti dall’area metropolitana torinese conseguentemente al fermo impianto programmato per la manutenzione del termovalorizzatore di Torino, che sta continuando anche in questi giorni. Nel contempo GAIA sta attendendo il nulla osta da parte dell’ATO rifiuti torinese per portare i rifiuti astigiani al termovalorizzatore di Torino così come previsto nella gara a doppio oggetto che ha portato la società IREN Ambiente a diventare socio dei Comuni Astigiani nella proprietà di GAIA.

Questo maggior conferimento ha comportato un aumento del flusso di rifiuti presso la discarica di GAIA che aveva ottenuto da poco un piccolo aumento di volume in attesa della realizzazione del nuovo invaso che sarà attivo non prima della seconda parte del 2018.

Peraltro negli ultimi mesi anche COREPLA, il Consorzio che ritira gli imballaggi in plastica a livello nazionale, è andato in crisi ed ha rallentato il ritiro della plastica che GAIA ha potuto sbloccare scambiando il ritiro di plastica con lo smaltimento in discarica delle medesime quantità dello scarto di selezione degli stessi imballaggi (evitando così l’interruzione del servizio di raccolta ai Comuni che conferiscono all’impianto di Valorizzazione di GAIA ad Asti).

A fronte di tutte queste emergenze e del conseguente sovrautilizzo della discarica il Consiglio di Amministrazione di GAIA in data 31/07/2017 aveva, a malincuore, negato la possibilità ad ARAL di smaltire in tempi ristretti le 3.500 t di rifiuti stoccate.

Nella scorsa settimana ci risulta, invece, che la Società IREN Ambiente (socia di GAIA al 45%) abbia formulato una proposta relativa allo smaltimento delle quantità indicate nell’articolo. In merito a ciò era stata interpellata GAIA che ha dato il proprio assenso a partecipare in parte allo smaltimento presso la discarica di Cerro Tanaro non prima di avere riesaminato in Consiglio di Amministrazione l’evoluzione delle condizioni emergenziali a cui GAIA ha fatto fronte, del nulla osta provinciale, della valutazione della qualità dei rifiuti conferiti e del volume residuo della discarica di Cerro Tanaro e compatibilmente con la minimizzazione dell’impatto ambientale sulla stessa discarica.

Pertanto stiamo cercando in tutti i modi di dare la massima collaborazione nella risoluzione delle varie emergenze senza dimenticare in primo luogo la corretta gestione dei rifiuti astigiani ottimizzando la gestione impiantistica nel rispetto delle regole. Ribadiamo infine che la proposta di smaltimento non è di GAIA ma di IREN Ambiente.

Ultimo aggiornamento : 29/08/2017  
A cura di : Webmaster GAIA - Comunicazione  

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